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"Transiti, sul "confine del tempo", sono la continuità di un dialogo interiore che si snoda in un quotidiano frammentato di luoghi e non luoghi, incontri ed abbandoni, spesso dolorosi od effimeri, ma intensamente vissuti. Sono paesaggi del corpo e della mente ove il "morire e rinascere" di goethiana memoria sono impegno del pensiero e del cuore perseguiti con ostinato e consapevole amore per la vita e per gli altri. I transiti sedimentano, in dissolvenze di emozioni, voci, memorie, suoni, trattenuti a sovvertire l'abbandono al nemico scorrere del tempo, per non dimenticare, nella continuità di un'avventura esistenziale di ricerca faticosa e sofferta, il dialogo con il sé profondo che chiede risposte. Sono frammenti d'anima che aspirano convergere verso punti luce-verità, per ritrovarsi nell'altro e nel Tutto che nel suo multiforme divenire è avvertito nella Bellezza di un epilogo. Dall'infanzia vissuta nel sogno per sfuggire al dolore della realtà, la trama di un filo rosso che intesse Note d'Aria in Itinerari che evadono verso eterni Commiati e Ritorni sulle ali di un L(ari)de, a volte stanco del disamore prodotto dall'uomo, in volo verso orizzonti d'innocenza-parolasimbolo, per rammemorare una possibile stagione di verità. Tempo dell'Io, dell'inconscio in dialogo con il Super-Io, stagioni in tensione costante di negazione e speranza, cercate, spesso, nelle zone d'ombra del dolore, accettato, in solitudine profonda di elaborazione. È un Io, che, forse per la prima volta, sembra precedere l'altro, che fra immagini e parola cerca le stesse risposte alle domande mai eluse, in un mondo che si va scoprendo sempre più complesso affidato al "qui ed ora". È, perciò, un itinerario sempre nuovo ed in mutamento che scompiglia materia e spirito investendoli di gesti emotivi, spesso in antitesi ragione cuore, così come all'origine del Pensiero". Antonio Festa